venerdì 4 novembre 2011

Animal Kingdom...

Uno dei tanti piccoli "amarcord" che posterò sul mio ultimo indimenticabile Viaggio...Notare che il titolo del post è lo stesso di un film aussie del 2010... ;-)

Perché è difficile immaginare che esista un Paese "occidentale" in cui la convivenza a stretto contatto con la fauna è così radicata nella cultura di tutti. Scoprire giorno dopo giorno che si possono rispettare gli animali senza essere per forza animalisti. Che non bisogna difenderli per partito preso, ma accettare che la terra su cui si cammina è sia nostra che loro. Che rispetto significa mettere insieme il proteggerne alcuni, mangiarne altri, accettare i rischi derivanti dal convivere con quelli più pericolosi.

Non serve una vita intera, basta lasciarsi andare tenendo a mente che si hanno davanti delle creature con le loro regole di vita ed ecco...
...puoi dare da mangiare ad un dolcissimo Quokka dopo mezz'ora di trattative per convincerlo a fidarsi di te...
...puoi trovarti ad evitare canguri e cervi che ti tagliano la strada...
...puoi fermarti ad ammirare un prato popolato da decine e decine di wallabies che ti guardano con un'aria più incuriosita della tua...
...puoi incontrare un echidna passeggiando attorno al cratere di un antico vulcano...
...puoi trascorrere una piacevole serata in compagnia di una famigliola di Opossum, fino a quando ti fanno persino avvicinare al loro cucciolo...
...puoi passare quasi quattro ore a fissare buffi pinguini nani che al tramonto tornano dalla battuta di pesca...
...puoi passare la giornata con naso all'insù per individuare i koala appallottolati tra i rami di eucalipto, e alla prima occasione provare l'emozione di abbracciarne uno...
...puoi sgranare gli occhi di fronte ad un coccodrillo di due metri che salta fuori dall'acqua ed un altro di 5 che ti osserva placido dalla riva fangosa...
...puoi passeggiare attorno ad un grazioso billabong, tenendoti però a tre o quattro metri dal'acqua per il ricordo dei due sopra citati... °_°'
...puoi immergerti dell'Oceano del Queensland in piena notte e trovarti letteralmente circondato da squali pinna bianca, che sbucano all'improvviso da tutte le parti solo perché incuriositi dalla luce della tua torcia...
...puoi fermarti ad osservare da vicino una tartaruga marina che consuma il suo pranzo, senza che la tua presenza sia per lei un motivo degno di distrazione...
...e puoi stare un quarto d'ora abbondante a fissare un Leafy SeaDragon che ciondola pigro su e giù cercando il più possibile di farti credere di essere un vero ramoscello...

...etc etc...
;-)

giovedì 13 ottobre 2011

My best friend's wedding...



Ci sono momenti tanto intensi da non poter quasi essere commentati.
Ritrovarsi con gli amici, quelli di una volta, quelli di sempre, dopo tanti anni.
Provare un senso di pace sapendo che ognuno di noi ha accanto la persona giusta, che sa renderlo felice.
Sapere di volersi bene, di amarsi come fratelli, senza che mai nessuno in realtà l'abbia detto esplicitamente.
Abbracciarsi perché non ci si vede da una vita e poi mettersi a chiacchierare come se non ci si fosse mai persi di vista.
Scorgere la nostra felicità riflessa negli occhi di Stefania, Salomè e Veronica, le nostre compagne di vita che nonostante non ci abbiano conosciuto "prima", sembrano capire al volo quanto forte sia il legame che unisce noi tre.

Perché anche se siamo sparsi per mezza Italia, siamo amici. E questo dice tutto.


mercoledì 21 settembre 2011

Gronghi e Cavallette...


I tuffi settembrini riservano sempre piacevolissime sorprese.
Arrivare a Bergeggi dopo una serie di immersioni estive che non hanno dato tutto ciò che si sperava, combattendo contro un debito di sonno importante, alzando il sopracciglio per sbirciare un cielo sempre più nero e minaccioso...
ed essere premiati...
...da un mare calmo (ok, un po' di corrente in tarda mattinata) e da ben 26°C di acqua...
...dallo staff de "Le Cavallette", che avrebbe tutto da insegnare a tanti diving molto più famosi e pieni di sé...
...dalla mia buddy che ormai mi dimostra di essere una Subacquea con la "S" maiuscola, sempre più cosciente e presente, sempre più a suo agio nelle meccaniche di questo incasinatissimo sport...
...da tanto di quel pesce da far invidia a "La Sirenetta" e "Alla ricerca di Nemo" messi assieme.

Avevo proprio voglia di farmi qualche tuffo da turista, seguendo la guida, pensando solamente a Stefania, a me e a guardarmi attorno. Perciò che meraviglia attaccarsi alle pinne di Paolo e farci accompagnare in due tuffi a -30 entrambi da un'ora, in mezzo a scorfani, dentici enormi, barracuda a non finire, banchi di saraghi e castagnole a perdita d'occhio, cernie...
Ma soprattutto una scorpacciata di Anguilliformi come mai m'era capitato prima: sia un grongo che una murena fuori tana in pieno giorno, per ben due volte tane "matrimoniali" con dentro sia l'uno che l'altra, individuarne fino a tre esemplari nel proprio campo visivo.
Insomma, due di quei tuffi che ti entrano nel cuore. Per quello che vedi, per quanto la natura ti venga incontro, per l'atmosfera semplice, gioiosa e cameratesca che Paolo riesce a creare sul suo "Tresette".

Grazie Ste, Grazie Paolo, grazie Mar Ligure che in fondo in fondo non mi deludi mai.
=-)

giovedì 15 settembre 2011

DownUnder...

Che emozione poter mettere come titolo del blog un SeaDragon fotografato da me!!!!
Simbolo di una vacanza che si è trasformata in Viaggio, nel senso più profondo del termine.
Un viaggio che mi ha portato ad amare ancora di più quel lontano Paese dal buffo accento, che mi ha fatto scoprire che le giornate possono sembrare settimane e le settimane mesi, basta aprire gli occhi e il cuore.
Che mi ha dato ulteriore conferma che si può vivere a stretto contatto con qualunque animale, basta rispettarlo.
Che mi ha insegnato che quando pensi di aver visto il posto più bello al mondo, basta non fermarsi e finisce che ne trovi uno ancora più bello.

Che mi ha confermato di avere accanto la compagna di viaggio perfetta.

Il mondo in fondo non è poi così grande, ma è tutto da vedere, vivere, respirare, assaggiare.
Ci sono ancora tanti posti che vogliamo visitare e nel frattempo resta in un angolino del cuore la voglia di scoprire la costa ovest...

;-)

giovedì 21 luglio 2011

Ciao Sofia...

E poi la nota negativa. Ieri sera la nostra Sofia (aka Margherita) ci ha lasciati.


Se n'è andata in un modo tanto ingiusto quanto comune, investita da una macchina (che, comunque, viaggiava decisamente troppo veloce per essere in paese). Un momento straziante, con l'unica magra consolazione di averla coccolata e accarezzata nei suoi ultimi momenti, aspettando accanto a lei l'inevitabile.

Che dire... ogni volta che un animale domestico ci lascia si porta via un pezzo di cuore. I gatti poi... hanno quel vizio di scegliere un umano a cui legarsi in maniera a dir poco simbiotica, un rapporto fatto di reciproci sguardi di intesa diretti ed inequivocabili. E quando un felino ti sceglie, ecco che hai trovato il TUO gatto e lui ha trovato il SUO umano. Succede solo una volta nella vita.
Sofia era decisamente il gatto di mia mamma, quindi capisco benissimo la sua sofferenza.

Lo so perché anch'io ho avuto il MIO gatto... Tango si chiamava... per ironia della sorte giunto al capolinea proprio nello stesso modo di Sofia, con l'unica differenza che io in quel momento ero parecchio lontano.
Eccolo... ripescato ruspando tra vecchie foto "tradizionali":


Che brutta serata ieri... e che giornata triste oggi...
C'è chi sceglie di non avere animali domestici per non affezionarsi ed evitare questi momenti... bah... in questi casi viene sempre in mente la storia della Volpe e del Piccolo Principe: addomesticandoci a vicenda rendiamo le nostre e le loro vite meno monotone. E poi penso che sia sempre meglio vivere accettando anche le sofferenze piuttosto che non vivere affatto.


Ciao Sofia, in assoluto la migliore predatrice di Lacchiarella, felina dimostrazione che l'apparenza a volte inganna.

R.I.P.

Stairway to Haven... take two

E già, lunedì 27 giugno il tek-gruppo si è riunito per una bella gita sull'Haven. Marco, Enrico, Francesco, Luca, Mattias ed io, tutti belli super-attrezzati e super-preparati per una tek-gita sul relitto più grande del Mediterraneo.
Sole, mare piatto, poca corrente, visibilità molto buona. La guida del diving TechDive di Arenzano che ci ha regalato un tour perfetto, attorno al castello di poppa e poi dentro per una bella penetrazione con passaggi anche parecchio impegnativi. Il tutto coronato, tra le altre cose, dall'inatteso incontro con diversi tonni sul tetto del castello e da una famigliola piuttosto numerosa di pesci luna.

Insomma un'immersione bellissima. Punto. Ma quello che più ho gustato è stato l'affiatamento del gruppo. Non siamo più tecno-sub-impacciati alle prime armi: avevo davanti una squadriglia di persone preparate e motivate, rilassate e concentrate al tempo stesso, coscienti di ciò che si andava a fare ma con uno spazio sempre libero per prendersi per il culo a vicenda.

Quindi tra i due gemellini attrezzati in maniera identica, l'invidiatissima muta umida di Enrico (faceva un caldo porco con la stagna), le battute sulla presunta comodità del SideMount e sulla latitanza del brevetto Trimix di Marco, la mezza giornata è trascorsa liscia come la superficie del mare, fino al meritatissimo pranzo a base di pesce e buon vino bianco, punteggiato qua e là di aneddoti sulle nostre avventure con Walter raccontate sempre con un bel sorriso sul volto.

Mi mancava terribilmente la mia Stefania, quello sì. Ma posso comunque aggiungere un'altra tacca alla serie di momenti meravigliosi che questa passione mi sta regalando.

NOTA TECNICA. Fanculo alla valvola di carico della mia stagna che mi abbandona un attimo prima di entrare in acqua (al porto l'avevo provata e funzionava) e che per poco non mi fa abortire l'immersione. Grazie invece alla mia inventiva che mi ha consentito di compensare comunque la muta mettendomi a testa in giù e soffiando aria direttamente dallo scarico dell'erogatore nel collo. Ho dovuto farmi tutto il tuffo con i piedi a mollo, ma ne è valsa la pena!!!! :-D

martedì 28 giugno 2011

Flying lanterns...


E anche giugno e luglio se ne sono quasi ormai andati... dall'ultima volta che ho scritto sono successe un mare di cose, emozionanti, commoventi e anche dolorose, com'è giusto che sia nello scorrere di una vita che si vuole vivere in ogni suo aspetto.

La fine di giugno è stato un periodo finalmente "subacqueo".
C'è stato il week-end dedicato a Walter, organizzato da Fulvia e Silvia. Un bel sabato di immersioni con Le Cavallette del mitico Paolo all'isola di Bergeggi, dolce scoperta di quest'anno. Un'AMP a soli 90 minuti di macchina da Milano (+ 10 minuti di navigazione) nella quale poter ammirare davvero di TUTTO. Dalle cernie mastodontiche ai piccoli nudibranchi, passando attraverso orate, branzini, murene, polpi, scorfani, barracuda e, finalmente, un bel grongo col quale fermarsi un po' a giocare.
E la sera ritrovarsi a cena, una ventina di persone unite da un'amico speciale in comune, tutti a festeggiare e coccolare Silvia e Gaia.
E poi la sorpresa... dopo cena tutti insieme in spiaggia, con la voglia di stare assieme tipica di noi subacquei, per un piccolo rituale che una dolce bambina compie ogni volta che vuole dire qualcosa al suo papà. Ma che, in fondo, ha fatto bene anche a noi "grandi". E allora eccoci impegnati a scrivere dediche e saluti sulle tradizionali lanterne volanti cinesi, accenderle cercando impacciati di capire come cavolo funzionino e finalmente vederle prendere il volo.
Complice una serata limpida, poca luna, una leggera brezza da nord, i nostri pensieri scritti su piccole mongolfiere di carta iniziano il loro viaggio verso il cielo, sopra il mare. Abbracciati alla persona che amiamo, in silenzio, con un sorriso decorato da occhi lucidi di emozionata nostalgia, salutiamo le lanterne che si fanno sempre più piccole, sempre più alte sull'orizzonte, fino a confondersi con le stelle.
La piccola Gaia pensa che suo papà sia la stella più luminosa che vede nel cielo. Noi forse lo sentiamo più vicino quando siamo sott'acqua, ma non importa... quella sera di giugno, sulla spiaggia, proprio a metà tra cielo, terra e mare, Walter era lì con noi e noi con lui.

Grazie a Silvia, Fulvia, Alessio, Francesca e Paolo per la bella giornata. Grazie alla mia amata Buddy-di-vita per essere al mio fianco sempre e comunque, condividendo le mie stesse emozioni.

E grazie Walter perché, come ti ho sempre detto, senza di te buona parte di quello che riverso in questo blog nemmeno esisterebbe...


Quanto ho scritto... continuo nel prossimo post...

giovedì 26 maggio 2011

Grazie Luca...

...il tuo gesto e gli sforzi che hai fatto per compierlo significano molto per me.
Ancora grazie!!!!






Che bei ricordi... che giornata... :'-)

martedì 10 maggio 2011

Sigh Brother Sigh...

Ed eccoci reduci dalla 4° (per noi 3°) edizione dello "Swing Brother Swing!" Festival.
Un appuntamento ormai immancabile, ma che quest'anno proprio non ha centrato il bersaglio.
Per carità, il bilancio è comunque positivo sotto diversi aspetti, ma più che altro per come abbiamo girato in positivo la cosa. La fortuna di viaggiare assieme a Stefania è proprio questa: riusciamo a non buttare via il tempo, a superare velocemente le incazzature e a goderci il nostro tempo costi quel che costi...

Ma che è successo di tanto grave? Diciamo che il nocciolo della questione sta nell'aver scoperto, arrivato al Grand Hotel Bologna, di avere la stanza in un altro albergo, a ben 21km di distanza!!! Se pensate che quella strada va fatta 4 volte al giorno non sembrano più così pochi. E poi la parte logistica: se sai di dover prendere solo un ascensore per essere al camp e di avere la stanza sopra la testa per docce e riposini ti organizzi in un modo. Se invece devi stare fuori tutto il giorno è un altro paio di maniche.
E la cosa deve essere successa a molti, visti i commenti coloriti e le facce poco allegre che giravano nella hall del Marconi...
Per non parlare dello smacco della domenica mattina nel sentirsi dire "chi ha la stanza qui al Grand Hotel la può tenere fino alle 18.00" quando è dalle 10 del mattino che hai i bagagli chiusi nell'auto sotto al sole e sai che non ti potrai lavare fino all'arrivo a casa.

Insomma brutta sorpresa. Ma soprattutto contesto il fatto di non essere stato avvisato, per lasciare a me la scelta di disdire oppure di organizzarmi in modo più completo, visto che il costo è lo stesso, ma io ho dovuto farmi ben 60km (tre tragitti) il venerdì, 80km il sabato e 40km la domenica, per un totale di 180km solo per i tragitti dall'hotel assegnatomi al camp e vice-versa. Se poi ci aggiungete il fatto di non poterci fare nemmeno qualche birretta durante la serata danzante perché poi si deve guidare... :-\
Non voglio nemmeno pensare a chi non era auto-munito e ha dovuto affidarsi alle navette... le due ragazze straniere a cui abbiamo dato un passaggio non erano per nulla soddisfatte.

E poi, sarà stata una nostra sensazione, ma sembrava che ci fosse meno gente. Difficile azzardare delle cifre senza dati certi (cosa che possono fare solo gli organizzatori), ma ricordo che l'anno scorso, durante la serata del sabato, non c'era una sedia libera nel palazzetto...

Ma veniamo alle note positive, che sono comunque parecchie...
- Gli insegnanti sono stati come sempre strepitosi, Killer Diller in testa a tutti, tra i quali si ergono i nostri due nuovi miti, Sharon & Juan! =-)
- L'Hotel Marconi è decisamente meglio del Bologna: colazione stratosferica, staff gentilissimo, sorridente e disponibile, camera ben rifinita e pulita, bagno grande e perfettamente funzionante, isolamento acustico. In pratica tutto quello che non trovi al Grand Hotel Bologna.
- Complice la strada da fare (e su consiglio della receptionist del Marconi) abbiamo cenato per due sere al "La Grigliata", strafogandoci di cucina tipica bolognese e scolandoci vini più che ottimi ad un prezzo onestissimo. Per capirci, è lo stesso prezzo a cui vendevano il buono-cena da consumare nel ristorante del Grand Hotel, che di per sé è passabile, ma per essere il ristorante di un ipotetico hotel a 4 stelle... vabbé, diciamo che di solito ci si va perché c'è quello e così non si prende l'auto... :-\
- La nostra resa nel ballo è stata la migliore di questi tre anni. Nonostante i collettivi avanzati fossero un po' più difficili dell'anno scorso, ci siamo trovati davvero bene, siamo riusciti a fare tutto e a trattenere davvero tante informazioni. Dopo tutto negli ultimi mesi abbiamo allenato regolarmente e criticamente il nostro Swing e la differenza s'è sentita. Ora abbiamo un bel bagaglio di nozioni da allenare e fare nostre.
- Filippo resta sempre un mito, sempre disponibile e pronto ad interessarsi sinceramente alle esigenze dei partecipanti al camp.
- S'è sentita terribilmente la mancanza dello show dgli Swinguys, ma i Killer Diller hanno fatto in modo di non farci sentire orfani... *_*

Quindi nel complesso è stato comunque un bel week-end, che ha rinvigorito la nostra passione per questo genere di ballo. Siamo tornati con la voglia di continuare ad allenarlo come si deve e di tornare l'anno prossimo ancora più carichi... se non allo "Swing Brother Swing" di Bologna, ad uno dei tanti altri festival sparsi in Italia ed in Europa dei quali ci hanno parlato. Vedremo. Nel frattempo ci daremo da fare per migliorare ulteriormente così da difendere a spada tratta quel braccialetto rosa che sembrava così difficile avere...

Qui un assaggio della serata:


Piccola nota divertente: visti i numerosi pendolari da altri hotel, non avendo a disposizione ognuno il proprio lettuccio, le scene di siesta post-pranzo erano particolarmente diffuse un po' in tutto camp. Noi abbiamo scelto i comodi divanetti del PalaCavicchi. Peccato che il sonno era parecchio e... insomma, addormentarsi in un palazzetto vuoto e riaprire gli occhi dopo chissà quanto e ritrovarsi l'intero collettivo intermedio che ti osserva chiedendosi come tu possa dormire con la musica a palla e gli insegnanti che spiegano... non ha prezzo!!!! :-D

martedì 3 maggio 2011

Gaudeamus igitur!!!

Da non crederci... è già passata una settimana dal giorno in cui la mia bella è diventata Dottoressa per la seconda volta!!!
Sembra ieri, anche perché è stato divertentissimo festeggiare per ben tre volte...quattro se consideriamo il brindisi subito dopo la discussione. Beh, un evento di tale portata non poteva essere celebrato di meno.


Certo che per i laureandi dev'essere un'emozione davvero forte. Personalmente ho vissuto il momento della discussione della mia bella con un trasporto totale: l'ho vista spendere intere giornate su quella tesi, passare notti in bianco, rinunciare a tante cose. Un totale di nove mesi di passione per la consegna, più un altro in attesa della discussione. Non è poco... Ma ne è valsa la pena. Sentire Stefania rispondere con agilità ed in un unico fluido discorso alle domande a raffica che le venivano fatte, vedere i commissari così entusiasti del lavoro svolto tanto da mettersi a discutere tra di loro sull'argomento, per poi arrossire ed ammutolirsi di fronte ad un'inattesa "Pornopalla" (grande Ste... un vero mito...). :-D
Ed essere il primo ad arrivare all'università per sostenere la candidata, vederla alternare momenti di agitazione a momenti di ilarità, divertirsi con le amiche a prendere in giro i ciellini (un po' per vocazione, un po' per distendere l'atmosfera), l'emozione delle formule classiche recitate con toni altisonanti, l'applauso finale (anche troppo anticipato), scoprire che la commissione ha assegnato alla tesi tutti gli 11 punti disponibili, trattenere le lacrime alla parola "Dottoressa"... Una serie di piccole grandi emozioni, tutte vissute, tutte meritate, tutte attraversate da un moto di immenso orgoglio per la mia Stefania e dalla sensazione di aver fatto un buon lavoro nel modo in cui ho voluto fortemente vivere insieme a lei questo percorso, accompagnandola sempre, passo dopo passo.

Sono incredibilmente felice per lei e ho cercato di festeggiarla più volte per trasmetterle il più possibile di questa mia gioia. Perché so quanto sia bello un sogno che si avvera e quanto sia importante vivere con ogni nostra fibra la felicità che ne deriva... Perciò per completare i festeggiamenti ora si preparano i bagagli e le gambe per l'annuale appuntamento con lo "Swing Brother Swing!" festival... Bologna arriviamoooooo!!!!! :-D

lunedì 18 aprile 2011

E' arrivato!!!!

Che bello... Non pensavo che mi avrebbe emozionato tanto aprire la busta e vederlo...
Sarà che sono stato valutato da due persone che non mi conoscevano, sarà che in pochi tuffi ho incamerato davvero tante cose da mettere in pratica, sarà che più c'è da impegnarsi più mi diverto... ma questa piccola tesserina con la mia foto e un nome di tutto rispetto nel campo "Trained by" per me significa tantissimo.



E ho anche inaspettatamente realizzato che, dal punto di vista della certificazione, è il più alto livello per un diver SNSI.
Panico... perché mica vuol dire che è fatta, che sono a posto... al contrario vuol dire che mi devo dare ancora più da fare per mantenere uno standard personale e professionale elevato, perché, come recita il motto del famoso super-eroe, "with great power comes great responsibility".

E soprattutto vuol dire che ora posso concentarmi ancora meglio nel proseguire l'altro percorso, quello professionale, perché lì di gradini da salire ce ne sono ancora parecchi... e non voglio scorciatoie, non voglio corsie preferenziali. Insomma non sarà una passeggiata, ci sarà da faticare, avanzando come sempre per piccoli passi. Ma come sempre sarà bellissimo imparare e insegnare!!!! =-)

mercoledì 13 aprile 2011

Exploring... (2)

E non potevano mancare due paroline sull'altra bellissima esperienza che ha saturato il mio marzo.
Già perché poco più di una settimana fa si è finalmente concluso il mio corso Trimix.
Un'esperienza che ho voluto fortemente, un passo che avevo bisogno di compiere e stavolta non solo a beneficio delle mie skills da subacqueo, ma per ragioni ancora più profonde (mai termine fu più calzante di così!).
Negli ultimi tre anni ho versato buona parte delle mie energie, del mio tempo e dei miei soldi in questa passione. Non è stato facile riprendere dopo tutti quegli anni, rimettermi in pari con tutto quello che la subacquea era diventata e che mi ero perso. Ho lavorato duramente, aprendo la mente a tutti gli input possibili, affidandomi alla persona che meglio di tutti poteva guidarmi. E nel giro di poco tempo mi sono ritrovato perfino a fare il safety-diver in progetti importanti, cosa che nella mia passata storia subacquea mai mi sarei nemmeno immaginato.
Ma l'incidente di Walter ha messo di nuovo in discussione tutto. Nonostante la fiducia che nutrivo nelle mie capacità e in quello che ero diventato, la risposta alla domanda “e adesso?” si faceva sempre più nebbiosa.
Da cosa ricominciare? In che modo ripartire?
Ed ecco che piano piano, grazie anche alla vicinanza della mia buddy che non ha smesso un attimo di credere in me, ho pensato di iniziare finendo (bello... “iniziare finendo” è proprio bello... :-P) quello che era rimasto in sospeso. E oggi posso dire di aver fatto la scelta giusta riversando la mia fiducia nel sistema che anche Walter aveva scelto e rivolgendomi proprio alle due persone che quel sistema lo portano avanti e lo fanno crescere giorno dopo giorno.

E qui arriviamo al mio Explorer 2... difficile riassumere in poche righe cosa abbia significato per me lavorare con due trainer come Fulvia e Alessio.
Posso solo dire che per la maggior parte degli adulti essere “esaminati” è una tortura, mentre io solitamente non desidero altro. Forse perché non ho mai perso l'abitudine a sostenere esami, forse perché per crescere devi avere la modestia di rimetterti in discussione, sta di fatto che fin dalla lezione teorica di febbraio e poi durante le impegnative immersioni, confrontarmi con loro mi ha rimesso a nudo facendo emergere imprecisioni e mancanze che non riuscivo a vedere.
Immergendomi con loro ho avuto la conferma dell'ottimo lavoro svolto finora ma soprattutto ho potuto vedermi, attraverso i loro occhi e i loro consigli, sotto due nuovi punti di vista. Seguendoli mi sono lasciato accompagnare in un corso in puro stile SNSI, mi sono aperto ad una visione più globale dell'immersione tecnica, mi sono lasciato strappare via dalle "comodità" del lago. E nel passaggio dal'Explorer 1 al 2 una crescita c'è stata e non solo in termini di profondità. Nel mio primo corso tecnico, Walter mi ha portato ad un livello altissimo di analisi interiore, di totale percezione delle reazioni del mio corpo in immersione, del funzionamento dell'attrezzatura, del procedere del run-time e del rispetto della pianificazione, delle procedure standard e di emergenza. Con Fulvia ed Alessio ho potuto passare al livello successivo, tornando ad aprirmi verso l'esterno, verso l'ambiente che mi circonda, approfondendo ulteriormente quello che l'estate scorsa mi veniva naturale nei tuffi ricreativi, cioè continuare a percepire ciò che succede a me e ai mei compagni di immersione, ma contemporaneamente godermi ciò che il mare ha di bello da offrirmi. Una volta imparato ad andare giù, ci si va se c'è qualcosa da vedere e quel qualcosa bisogna sapere goderselo, sempre attenti ma in totale comfort.
Ora la strada è aperta, sta a me imboccarla, crearmi il percorso, imparando qualcosa di nuovo ad ogni passo.

Credo nell'SNSI, credo in Fulvia ed Alessio, credo nella mia buddy che ci ha anche accompagnati in barca per l'ultmo tuffo. Anche per lei la scomparsa di Walter ha significato molto, ha sofferto insieme a me in quel terribile periodo e ha creduto nelle scelte che ho fatto per il mio futuro da subacqueo. Mi sembrava il minimo farle conoscere Fulvia e Alessio, anche per renderla partecipe dell'evoluzione del percorso, visto che è sempre stata accanto a me fin dall'inizio. E poi dimostra sempre di più l'occhio e la stoffa da Divemaster, che se fatto bene è uno dei compiti più difficili e al tempo stesso appaganti che esistano.

Insomma, non mi resta che regalarvi un paio di scorci di questa mia nuova primavera subacquea che mi ha fatto portato da Castelveccana, a Talamone, a Portofino, tra amici vecchi e nuovi, tra commoventi ricordi e nuove esperienze, passando dalle affascinanti e solitarie pareti rocciose lacustri alle aragoste, ai nudibranchi, alle gorgonie. Senza sprecare nulla delle solide basi costruite con l'aiuto di Walter, ma costruendoci sopra nuovi livelli.

Grazie Stefania, Fulvia, Alessio, Andrea e tutti gli altri che ho incrociato in questa breve avventura. E, ovviamente, grazie Walter... Non posso che essere felice e orgoglioso di avere accanto persone così speciali... =-)


I due fantastici giorni a Talamone, ospiti del mitico Andrea e del suo ABC Diving (altro nuovo link qui a destra...). Ci rivediamo quest'estate!!!


Il caro vecchio promontorio... =-) sarà, ma il Tigullio per me sarà sempre come una seconda casa... :-P

giovedì 7 aprile 2011

M'arzo...

Che mese, gente... pieno, intenso, lungo, vissuto.
Da che comincio???
Dalla mia unica giornata di sci di quest'anno? Beh, decisamente memorabile... un lunedì di sole e neve fresca passato a zig-zagare lungo le splendide piste di Pila, sotto l'occhio vigile della mia maestra, grazie alla quale ho finalmente provato l'emozione di sciare davvero. E per 6 ore di fila!!!!
Certo, il caschetto e gli scarponi nuovi hanno fatto la loro parte: a vedermi sembravo davvero uno che sa sciare!!! :-D Giudicate voi:





E poi la birra ristoratrice consumata in un accogliente irish-pub, le abbondantissime cene del Cacharil, il panorama mozzafiato dalla nostra finestra...

Ci tengo a precisare che sono caduto solo tre volte, una a causa di un cumulo di neve fresca (non ho ancora tutto 'sto controllo sugli sci), le altre due dovute alla stanchezza di fine giornata... in realtà ce n'è una quarta, ma cadere da fermi mentre si è in coda per la seggiovia non conta. No, non insistete! Non conta!!! ;-P

E poi... la mia bella ha consegnato la tesi!!!
Perciò potete immaginare quanto gli ultimi giorni diel mese siano stati caratterizzati da varie notti in bianco rileggendo, impaginando, cercando la rilegatoria giusta (poi trovata...), bestemmiando contro i capricci di Word e di OpenOffice, cercando di gestire la stanchezza e la tensione aiutandosi-supportandosi-sopportandosi a vicenda... salvare tutto in un definitivo .pdf alle cinque del mattino e lasciarsi andare ad un abbraccio liberatorio accompagnato da qualche lacrimuccia...
E una volta che si ha in mano il tomone fatto e rilegato, scoprire che, accidenti, ne valeva proprio la pena!!! :-D

E poi... vedere materializzarsi un sogno, un viaggio che sembrava tanto lontano ma che ora è realtà. Passare ulteriori notti in bianco su internet per organizzarlo come lo vogliamo noi, riuscendo magicamente (e con l'indispensabile aiuto di Stefania della PanPacific, vedi nuovo link a destra) ad incastrare voli, traghetti, noleggi auto e tanta tanta Great Barrier Reef!!!! (notare altro nuovo link a destra... :-P)
Il tutto riuscendo a risparmiare e restando nel preventivo, nemmeno troppo generoso, che mi ero prefissato.
Ma su questo argomento tranquilli che ci tornerò in abbondanza... ;-)

E poi... il mio corso Explorer 2, che si è trasformato in un'esperienza preziosa per l'Ubik Subacqueo, che da perso che era ha per l'ennesima volta visto riconfermato il motto secondo cui "c'è sempre da imparare"... ma questo merita un post a parte...
;-)

lunedì 28 febbraio 2011

Stand by

Alla fine ieri niente tuffo... :-(
Purtroppo i mali di stagione sono impietosi e non guardano in faccia a nessuno.

Poco male, via, si rimanda solo di una settimana :-).
Sono comunque contento di come mi sto preparando: ci sono delle piccole differenze rispetto ai tuffi con Walter, più che altro nella gestione dei level-off e nel condizionamento, ma ora sto visualizzando l'immersione nella sua interezza, passo passo, e sono molto soddisfatto.

Mi sento pronto e concentrato, non ho perso l'abitudine di prendere sul serio questo sport. E soprattutto ho voglia di imparare tanto dai miei due nuovi istruttori... perché ormai lo sapete, c'è sempre da imparare...

;-)

domenica 27 febbraio 2011

Testimonials...

Mi gongolo un po'... sul nuovo sito SNSI hanno pubblicato la mia testimonianza nella sezione technical!!! E c'è anche quella del mio tech-buddy Marco!!! :-D

Emozione, orgoglio, onore, gongolamento massimo!!!! =-)

Lo trovate qui:
TEC TESTIMONIALS SNSI!!!!

E martedì iniziano i tuffi per l'Explorer 2... spettacolo... mi sento rinascere!!!!
;-)

mercoledì 23 febbraio 2011

Meraviglioso...



Ma guarda intorno a te, che doni ti hanno fatto, ti hanno inventato il mare!
Tu dici "non ho niente"... ti sembra niente il sole, la vita, l'amore?
Meraviglioso, il bene di una donna che ama solo te è meraviglioso...
La luce di un mattino, l'abbraccio di un amico, il viso di un bambino...
Meraviglioso...


Lo so è una canzone melensa, mielosa e pure un po' melassa... ma quanto è vero il messagio del testo... (soprattutto la storia del mare... eheheh... scherzo... :-D )

Tutto vero, dobbiamo solo rendercene conto.
Io non amo particolarmente Benigni, anzi ci sono delle volte che mi sta proprio sui coglioni, ma siccome non critico mai senza conoscere, ho seguito il suo intervento a Sanremo (cioè, nel frattempo lavoravo... un'ora e un quarto era decisamente troppo per stare impalato immobile davanti alla tv... :-\ ) e ha detto una bella frase:
"...per essere felici deve bastare poco, non dev'essere cara la felicità. Se è cara non è di buona qualità..."
Bella frase davvero, di quelle che tutti corrono a postare sullo stato di facebook. Ma come tutte le cose è più bello ragionarci sopra: sono il primo a credere nella bellezza della semplicità ma in un certo senso la felicità non è a buon mercato, c'è un prezzo da pagare, uno sforzo da compiere.

Dobbiamo innanzitutto accettare di passare dalla superficialità alla semplicità. Una volta fatto questo, dobbiamo aprire gli occhi e capire che la felicità è a portata di mano, proprio davanti al nostro naso, E già non è poco...
E poi dobbiamo allungare la mano, accarezzarla, avvicinarla a noi e lavorare ogni giorno per tenerla al nostro fianco. Mica facile...

La felicità non è gratis, non è a buon mercato. E' alla portata di tutti, quello sì. Mi viene da parafrasare un passaggio sentito in una commedia americana. Lì era riferito al matrimonio, ma può essere adattata a qualunque tipo di amore, verso il/la partner, verso gli amici, verso la propria famiglia, il proprio cucciolo, le proprie passioni, il luogo che chiamiamo casa, insomma a qualunque situazione ci renda felici...

"L'amore non è qualcosa che dura tutta la vita. Dura un giorno. E il giorno dopo bisogna ricominciare dall'inizio".

Cercate sinceramente e serenamente la vostra felicità e quando la trovate non dimenticate la gioia del primo momento, non lasciate che si affievolisca l'entusiasmo, lavorate sulla vostra felicità. Perché con un po' di impegno potete riviverla ogni giorno della vostra vita.

=-)

domenica 20 febbraio 2011

Playmobil...

Se guardo fuori dalla finestra stamattina non posso non pensare alla botta di culo che ho avuto ieri.
Ho beccato una giornata di sole stupenda per regalarmi un piacevole tuffo in quel di Moregallo. Guardate qui: prima e dopo l'immersione (sono arrivato all'alba)...

Peccato per il freddo, 4°C fin dalla superficie... :-\
Ad ogni modo ci tenevo a ringraziare il poliziotto Playmobil per aver messo a dura prova le mie coronarie e per il gas in più che mi ha fatto consumare... non fa paura, lo so, ma il lago ha sempre un po' quell'atmosfera da film horror e alzare lo sguardo e trovarsi di fronte 'sto coso può far perdere qualche battito cardiaco a chiunque...
:-DDDDDD

venerdì 18 febbraio 2011

Sanctum

Visto... beh, giusto per spendere due parole sul film in sè, basta sapere che è un classico survivor movie e che ne eredita tutti gli elementi più tipici. La storia si sviluppa in un lampo, un paio di inquadrature di luoghi esotici (siamo in Papua Nuova Guinea, ma potremmo essere ovunque... gli esterni sono stati realizzati nel Queensland :-P), un buco nella foresta e via! Il campionario di personaggi stereotipati è ben assortito, l'espertone parla per frasi altisonanti e fatalistiche, la caratterizzazione è ovviamente scarna e superficiale, tanto che quando cominciano a schiattare come mosche la cosa poco ci tocca.
Belli alcuni campi delle cattedrali subacquee, davvero suggestivi, ma purtroppo nei campi corti tutto decade, infatti nelle scene di dialogo le scenografie sembrano rubate dal set dei Goonies.
Attenzione, non sono critiche, è solo una descrizione di un genere tipicamente hollywoodiano che periodicamente ci regala pure dei film memorabili. Questo è proprio un classicissimo survivor B-movie, non del tutto esaltante, ma nemmeno peggio di tanti altri.

Ma quello che più mi interessava era l'approccio al mondo degli speleo-sub. Cameron ha sempre avuto una passione folle per gli abissi (the Abyss è tuttora inarrivabile) ma ha sempre peccato di superficialità nell'approccio con l'ambiente subacqueo. Voglio dire, la squadra di oceanografi di Titanic era quanto di più finto si fosse mai visto... la nave da ricerche della NUMA che appena si intravede in Sahara è molto più realistica e dipinta con poche ma precise pennellate.

E qui si arriva al "Sanctum-sanctorum": posso tranquillamente affermare che dal punto di vista subacqueo finalmente ci siamo. Ovviamente tutto in relazione al genere di pellicola di cui stiamo parlando... proviamo ad individuarne ed analizzarne gli elementi tipici con gli occhi del subbaqquo... è un giochetto che potete fare con qualunque altro disaster-movie modificando la tematica trattata... ;-)

SQUADRA SUPER-SPECIALIZZATA IMPEGNATA IN MISSIONE IMPOSSIBILE
Quella c'è: i migliori speleo-sub del mondo radunati dal giovane miliardario di turno che organizza (senza un valido motivo) una spedizione con immenso dispendio di uomini e mezzi per dimostrare che un buco nella foresta è collegato al mare.
Ovviamente i subacquei sono assolutamente dediti alla missione, anzi quasi ansiosi di sacrificarsi per il bene della missione o per non rallentare gli altri. Ma non lasciamoci spaventare: il film non vuole dipingere i sub tecnici come soldati di ventura votati al suicidio o desiderosi di farsi affogare a vicenda dal proprio migliore amico. E' solo che in questo genere di pellicola l'eroismo è visto così, è un mood tipicamente americano. Dopotutto se leggete un po'di letteratura subacquea statunitense, viene tutto presentato con lo stesso spirito... :-\

OGGETTO PRETESTUOSO SALVA-VITA
C'è pure quello. Di solito è un manufatto, altre volte una frase o un passaggio di qualche testo importante. Pensate, giusto per restare in tema, alla fede di Ed Harris in The Abyss. Qui abbiamo uno speleo-sub "fissato con le luci" che regala al figlio un dente di cinghiale nel quale ha installato un LED... secondo voi a cosa servirà??? :-D

RAPPORTO PARENTALE DIFFICILE
Presente. In questo caso è padre-figlio, uno dei più gettonati in effetti. Bel pretesto però per mettere in scena, seppur superficialmente (e credo involontariamente) l'incomprensione nei confronti di chi passa le domeniche a sagolare cunicoli bui e potenzialmente mortali... "non sono uno da cose come mutuo, casa, divano..." dice il padre. "E' uno sfintere di roccia, a chi vuoi che interessi!" sostiene il figlio inun altro momento. Un (bel) po' stereotipato, ma in effetti capita un po' a tutti noi subbaqqui prima o poi di cercare di convincere qualcuno che in fondo vale la pena mettersi sulla schiena un botto di acciaio, lottare contro il neoprene, soffrire caldo, freddo o mal di mare. ;-)

TERMINOLOGIA TECNICA PORTA-SFIGA
Ecco, qui il film mi ha reso felice: finalmente una pellicola con subacquei che dicono le cose che direbbero dei subacquei. Un po' forzate, molto da mauale, ma almeno sono corrette. "nessuno si immerge da solo", "mai trattenere il respiro", "pianifica ed esegui, non improvvisare" giusto per citare qualche esempio.
Doverosa precisazione: in questi film i dettagli tecnici servono unicamente per spiegare ad un pubblico non esperto in che modo moriranno i vari protagonisti. Quindi se vi spiegano cosa sono le bombole di bail-out (tra l'altro è il termine più gettonato del film...), se uno degli scienziati è particolarmente a rischio MDD o ad un certo punto portano l'attenzione sul meccanismo del discensore... un motivo ci sarà!!! ;-P
In ogni caso ho apprezzato tantissimo la scena in cui Frank è a mollo nell'acqua e sta visualizzando il tuffo, ripassando mentalmente le procedure d'emergenza... è breve ma davvero evocativa (in realtà, a beneficio della scena seguente, spiega ulteriormente cosè il bail-out).
Bello, anche se un po' forzato,anche il momento in cui uno del team individua i segnali di stress di una collega apostrofandola con un puntualissimo "chiunque può rinunciare ad un'immersione, in qualunque momento". Lei, ovviamente, cerca di nascondere lo stress e decide di scendere comunque... episodio molto didattico, ma tutta roba puramente da subacquei! :-)

SPOTTONI PUBBLICITARI
La subacquea è un'attività che dipende strettamente dall'attrezzatura, quindi questo film non si sottrae all'usuale sistema pubblicitario delle pellicole statunitensi. Gli sponsor principali sono tre:
- Neptune. Azienda australiana specializzata in accessori per gli sport acquatici, soprattutto wet-suits... manco a dirlo, con una delle loro salopette da 5 millimetri preserva dall'ipotermia molto meglio di un'ingombrante muta stagna. Però c'è da ammettere che il modello indossato da Carl non è niente male, un po' da surfista, ma con una linea decismaente tamarra. :-P
- Sentinel. Il Reb della VR, dal caratteristico carapace a forma di navicella spaziale, la fa da padrone. E lo puoi mettere, togliere, maltrattare, spingere nei passaggi più angusti. Soprattutto è così leggero che lo puoi indossare mentre ti arrampichi su e giù per le pareti rocciose. E, ci mancherebbe, quel LED resta sempre verde...
All'inizio sembra fare qualche bolla di troppo (pare che in alcune scene gli attori usassero circuiti aperti "camuffati" col carapace), ma sono giustificabili come bolle di compensazione che escono dal granfacciale... a proposito: va bene far vedere il volto degli attori, ma quel full-face ha un volume un tantino esagerato...
- SSI. E i cugini hanno affisso il loro logo sulla muta di una delle speleo. Peccato che abbiano scelto proprio quella che non rinuncia al tuffo quando dovrebbe e che finisce in panico in maniera più che prevedibile... non è una gran bella pubblicità! :-P
Ci sono altri riferimenti, mi sembra di aver intravisto qualche maschera in stile Big-Eyes della Cressi e qualcosa della Dive-Rite, ma non ci sono loghi visibili.


Insomma, di per sé non è un film memorabile, se non fosse stato prodotto da Cameron non avrebbe avuto tutta 'sta distribuzione e sarebbe rimasto nel limbo dell'home video, come tante altre pellicole del genere, ma decisamente più meritevoli.
Invece dal punto di vista subbaqquo merita. Insomma, finalmente ci mostrano un po' come si deve al grande pubblico!!!! :-D


Piccola nota per i traduttori: Bravi, ottimo lavoro... però... nel nostro ambiente abbiamo cime, sagole, cavi, a volte persino delle scotte... ma vi garantisco che le "corde" non esistono... :-P

giovedì 3 febbraio 2011

Tempus fugit...

Wow... già più di due mesi che non scrivo sul blog. -_-'
Beh, complice l'avvicinarsi di un'intensa attività subacquea primaverile, rieccomi qua!
Già, tra poco comincio con le immersioni di corso per l'Explorer 2. Un'ottima occasione per imparare tante cose nuove da persone nuove: sappiamo tutti che non esiste un unico modo per andare sott'acqua e l'apertura mentale in questo sport è fondamentale.
In questa pausa, un po' voluta, un po' necessaria (lavoro tanto e la cosa mi fa sentire vivo e sereno in maniera sublime) ho sentito che Walter mi manca da morire, che non passa giorno senza che pensi a lui almeno una volta.
Ho fatto capolino nella Family SNSI, soprattutto attraverso il sostegno e la disponibilità di due persone splendide (Fulvia e Alessio) che in maniera molto genuina mi hanno aiutato a ritrovare un nuovo percorso subacqueo da seguire.
La mia buddy mi ha manifestato la volontà di andare avanti, di voler completare l'Adv e poi passare al Rescue. Può sembrare poco, ma mi ha reso incredibilmente felice, orgoglioso, stimolato a migliorarmi ancora di più.

Insomma, mi manca andare sott'acqua, come sempre. Ma finalmente manca poco e sarà ancora un'esperienza totalmente nuova, perché non voglio assolutamente smettere di imparare qualcosa di nuovo ad ogni tuffo...

E a proposito di "nuovo", con la scusa dei tuffi per l'Explorer 2 ho dovuto fare un po' di aggiustamenti dell'attrezzatura, compreso un po' di doveroso shopping subbaqquo... il masterpiece è sicuramente la nuova S40 per l'ossigeno che ho prontamente "ubikizzato"... =-) ddddio quanto sono tamarro!!! :-D


Dimenticavo: l'SNSI ha messo on-line il nuovo sito, davvero ben fatto, vivace, accogliente, rispecchia in tutto e per tutto lo spirito della Family. Eccolo!
IL NUOVO SITO SNSI!!!!
comunque l'ho anche aggiornato nei link che trovate in basso a destra.

Ciauz!!!!

p.s. prometto di aggiornare più spesso... :-P
p.p.s. conto di andare a vedere "SANCTUM" e di postare doverosa recenzione...

;-)