mercoledì 2 ottobre 2013

Planet Ocean




"Per molto molto tempo ho contemplato l’Oceano senza comprenderlo. Potevo sentire l’immensa energia delle sue acque, ero sbalordita dall’intensità di quel blu, respiravo l’aria dell’immenso mare aperto, ma in realtà non vedevo nulla. Qui a Shark Bay, Australia, le scogliere mi hanno sussurrato la storia della Terra. Loro nacquero dagli organismi viventi dell’Oceano, un vasto cimitero creato da miliardi di scheletri di animali marini accumulatisi in fondo al mare quando la Terra stessa era ancora completamente Oceano.
Questi organismi crearono l’aria che respiro e l’atmosfera che mi protegge.
Vedo potenti maree farsi strada nelle sabbie delle spiagge, ma non posso vedere che questo movimento è la sorgente di tutta la vita.
Vedo il vento dare forma alle dune, ma non vedo la profonda relazione tra la Terra e il Mare.
Vedo il sale sbiancare l’arida terra, ma non riesco a vedere quanta vita l’Oceano ha portato sui continenti.
Vedo immense praterie colonizzare le profondità come non ho mai visto sulla terraferma.

Ma in Shark Bay c’è molto più di questo.
Qui, all’origine della nostra stessa storia, noi, l’umanità, è iniziato tutto qui, in una colonia di fossili viventi e batteri che vivono sulla superficie dell’Oceano chiamati Stromatoliti.
Sono un discendente di questa forma di vita, la più antica conosciuta sulla Terra, che venne alla luce quattro miliardi di anni fa.
Io vengo da qui. Vengo dall’Oceano.

E ora, di fronte all’Oceano, tutto quello che posso vedere siamo solo noi, l’umanità. Siamo sette miliardi di esseri viventi. Abbiamo formato il mondo a nostra immagine. Sulle coste degli oceani abbiamo costruito immense città dove viviamo a milioni. Abbiamo scavato porti e appiattito isole per costruire le nostre fabbriche. L’Oceano ci ha fornito tutte le ricchezze minerali di questo mondo. Lavoriamo i materiali, prepariamo l’acciaio, tagliamo, modelliamo. Cento mila delle nostre navi incrociano sui mari. Tutto ciò che vive, tutto ciò che cresce sulla terra prima o poi passerà sotto la nostra morsa di ferro. Siamo persino in grado di trasportare intere foreste. Rovistiamo incessantemente nell'Oceano per nutrirci, siamo diventati dei super-predatori. Abbiamo inscatolato tutto il mondo in seicento milioni di containers che possiamo trasportare proprio grazie all’Oceano. L’Oceano… che stiamo usando per poter globalizzare.

Il Pianeta è nostro. E adesso, dove stiamo andando?

Sto diventando consapevole delle conseguenze del mio potere. Pesca incontrollata, surriscaldamento globale, esaurimento delle risorse, inquinamento. La mia strada mi ha portato troppo lontano.
Io lo so, perché sono in grado di capire cosa mi sta succedendo.
Come sono arrivata a questo punto, in cui non vedo più ciò che mi circonda. 

Per capirlo, dobbiamo tornare dove tutto è cominciato…"