giovedì 21 luglio 2011

Ciao Sofia...

E poi la nota negativa. Ieri sera la nostra Sofia (aka Margherita) ci ha lasciati.


Se n'è andata in un modo tanto ingiusto quanto comune, investita da una macchina (che, comunque, viaggiava decisamente troppo veloce per essere in paese). Un momento straziante, con l'unica magra consolazione di averla coccolata e accarezzata nei suoi ultimi momenti, aspettando accanto a lei l'inevitabile.

Che dire... ogni volta che un animale domestico ci lascia si porta via un pezzo di cuore. I gatti poi... hanno quel vizio di scegliere un umano a cui legarsi in maniera a dir poco simbiotica, un rapporto fatto di reciproci sguardi di intesa diretti ed inequivocabili. E quando un felino ti sceglie, ecco che hai trovato il TUO gatto e lui ha trovato il SUO umano. Succede solo una volta nella vita.
Sofia era decisamente il gatto di mia mamma, quindi capisco benissimo la sua sofferenza.

Lo so perché anch'io ho avuto il MIO gatto... Tango si chiamava... per ironia della sorte giunto al capolinea proprio nello stesso modo di Sofia, con l'unica differenza che io in quel momento ero parecchio lontano.
Eccolo... ripescato ruspando tra vecchie foto "tradizionali":


Che brutta serata ieri... e che giornata triste oggi...
C'è chi sceglie di non avere animali domestici per non affezionarsi ed evitare questi momenti... bah... in questi casi viene sempre in mente la storia della Volpe e del Piccolo Principe: addomesticandoci a vicenda rendiamo le nostre e le loro vite meno monotone. E poi penso che sia sempre meglio vivere accettando anche le sofferenze piuttosto che non vivere affatto.


Ciao Sofia, in assoluto la migliore predatrice di Lacchiarella, felina dimostrazione che l'apparenza a volte inganna.

R.I.P.

Stairway to Haven... take two

E già, lunedì 27 giugno il tek-gruppo si è riunito per una bella gita sull'Haven. Marco, Enrico, Francesco, Luca, Mattias ed io, tutti belli super-attrezzati e super-preparati per una tek-gita sul relitto più grande del Mediterraneo.
Sole, mare piatto, poca corrente, visibilità molto buona. La guida del diving TechDive di Arenzano che ci ha regalato un tour perfetto, attorno al castello di poppa e poi dentro per una bella penetrazione con passaggi anche parecchio impegnativi. Il tutto coronato, tra le altre cose, dall'inatteso incontro con diversi tonni sul tetto del castello e da una famigliola piuttosto numerosa di pesci luna.

Insomma un'immersione bellissima. Punto. Ma quello che più ho gustato è stato l'affiatamento del gruppo. Non siamo più tecno-sub-impacciati alle prime armi: avevo davanti una squadriglia di persone preparate e motivate, rilassate e concentrate al tempo stesso, coscienti di ciò che si andava a fare ma con uno spazio sempre libero per prendersi per il culo a vicenda.

Quindi tra i due gemellini attrezzati in maniera identica, l'invidiatissima muta umida di Enrico (faceva un caldo porco con la stagna), le battute sulla presunta comodità del SideMount e sulla latitanza del brevetto Trimix di Marco, la mezza giornata è trascorsa liscia come la superficie del mare, fino al meritatissimo pranzo a base di pesce e buon vino bianco, punteggiato qua e là di aneddoti sulle nostre avventure con Walter raccontate sempre con un bel sorriso sul volto.

Mi mancava terribilmente la mia Stefania, quello sì. Ma posso comunque aggiungere un'altra tacca alla serie di momenti meravigliosi che questa passione mi sta regalando.

NOTA TECNICA. Fanculo alla valvola di carico della mia stagna che mi abbandona un attimo prima di entrare in acqua (al porto l'avevo provata e funzionava) e che per poco non mi fa abortire l'immersione. Grazie invece alla mia inventiva che mi ha consentito di compensare comunque la muta mettendomi a testa in giù e soffiando aria direttamente dallo scarico dell'erogatore nel collo. Ho dovuto farmi tutto il tuffo con i piedi a mollo, ma ne è valsa la pena!!!! :-D