domenica 20 giugno 2010

Bittersweet me...

Settimana dolceamara, "subacqueamente" parlando.

Dolce perché mercoledì sera c'è stata la pizzata per la consegna dei brevetti agli OWD. Per l'occasione ho riunito anche gli allievi del corso di novembre ed è stato incredibilmente appagante vederli tutti lì, tutti amici, tutti uniti da una nuova passione comune. Uno di quei tanti momenti che ripagano con un mare di interessi di tutte le fatiche che questo lavoro comporta: infondere tutte le proprie forze nell'insegnamento non vuol dire solo firmare brevetti e diplomi, ma soprattutto creare un gruppo affiatato unendo persone che hanno poco o nulla in comune le une con le altre. Un'occasione per ringraziare pubblicamente Roberto per l'impeccabile lavoro di divemastering svolto (condendo il tutto con gli opportuni sfottò, condizione imprescindibile dal suo ruolo), per rivedere tutti assieme le foto dei due corsi, per riderci sopra. Il tutto con accanto la mia insostituibile buddy con l'aiuto della quale abbiamo velocizzato le operazioni di raccolta ordini e fornitura beveraggi. Mitici anche all'asciutto! ;-)

Amara perché a causa del maltempo mi è saltato l'esame del mio allievo Nitrox, che altro non era che un'occasione per un paio di bei tuffi e per un weekend al mare in bella compagnia. Poco male, via, Recupereremo. Ne ho approfittato per sistemare un po' casa mia, che da ormai una decina di giorni andava avanti da sola, e per abbattere un poco il mio debito di sonno sempre più cospicuo.

Ma la parte "bitter" arriva anche da piccoli episodi e segnali che mi lasciano, appunto, l'amaro in bocca e nel cuore. L'amarezza che ti prende quando un tuo allievo, uno dei migliori, decide di seguire un corso Advanced in versione "intensiva e concentrata". Un allievo in gamba, ripeto, che si è messo nelle mani di un istruttore bravo e con esperienza ormai più che decennale, quindi comunque c'è da stare tranquilli.
Ma l'amarezza rimane e soprattutto per colpa mia. A volte esagero, lo so, è che per me, ad esempio, il corso advanced è un percorso da sviluppare sul campo (leggasi "al mare") attraverso un certo numero di immersioni di difficoltà crescente, alla fine del quale l'allievo ha in mano gli strumenti per cominciare a fare sul serio, senza però che si dimentichi che non è un sub Adv, ma è ancora un Open con in mano il brevetto Adv. Deve tenere a mente che una volta ottenuto il brevetto è all'inizio, non alla fine.
Ripeto, è colpa mia. So che bisogna acquisire esperienza con le proprie gambe (pinne), che non si può insegnare TUTTO durante i corsi, che un sub in gamba diventa tale facendo esperienza. In fondo io stesso mi sono fatto le mie immersioni, ho fatto le mie cavolate, ho avuto i miei piccoli incidenti. Ma se tornassi indietro certe cose non le rifarei e ringrazio di avere, ad oggi, una certa mentalità di immersione.

Ecco: non si può trasmettere tutto ad un allievo, ma la mentalità sì. Le piccole malizie le imparerà da solo con il tempo, ma un imprinting fatto di sicurezza, coscienza, sentimento, quello DOBBIAMO darglielo. E' nostro dovere. Insieme alle nozioni tecniche ovviamente.

Certo, un corso "lampo" può comunque funzionare in questo senso, ma i miei dubbi permangono. Un Adv che si svolge per la prevalenza in piscina e che riesce a liquidare la teoria in pochi giorni (il manuale dell'SNSI, ad es., è uno splendido tomone con tante scritte e poche foto, davvero ben fatto e non è certo una ripetizione di ciò che è stato detto nell'OWD), culminando con una sola giornata al mare... beh, magari funziona, magari sono io il paranoico che tratta tutti i corsi come fossero training per astronauti della NASA. Resta il fatto che sento tanti miei colleghi che si lamentano della massa crescente di subacquei poco preparati (sia nella REC che nella TECH), ma se il cambiamento non nasce da noi, da chi può arrivare?

Poi ti accompagno fuori un neo-brevettato Nitrox (non mio, ma uscito da pochi giorni da uno dei corsi "lampo" di cui sopra) con il quale, al momento di caricare le bombole sulla barca del diving, intavolo il seguente dialogo:
-Tu Nitrox, giusto? (nota: tuffo con altri Open, quindi max -18)
-No-no, per me aria, grazie.
-Ma perché, scusa? Non hai appena fatto il Rec-Nitrox?
-Sì, ma preferisco comunque l'aria...
Beh... se permettete le sue parole e il suo sguardo terrorizzato alla parola "Nitrox" mi hanno fatto pensare che il messaggio relativo ai benefici dell'ormai onnipresente miscela iperossigenata e la totale assenza di controindicazioni in caso di immersioni molto ricreative, non sia giunto a destinazione. E a cosa serve il corso Rec-Nitrox se non a trasmettere (per lo meno) proprio quel messagio???

Io medito, gente. Voi fate come vi pare... :-\

Meno male che domenica prossima torno a fare da ombra al mio amatissimo trainer... perciò avrò ben altro su cui concentarmi!!! ;-D

1 commento:

  1. senti settimana prossima ho un paio d'ore libere...posso fare l'advanced concentrato? Ah beh se non puoi chiedo lì in piscina all'istruttore con esperienza DECENNALE...:-D!

    RispondiElimina