martedì 20 luglio 2010

Gallinara, un anno dopo...

Ragazzi... un week-end perfetto, di quelli in cui tutto è al proprio posto, in cui ci si diverte ma il tempo non vola, per il semplice fatto che si vive pienamente ogni attimo, lo si respira.
Sabato. Baciati da un tempo meraviglioso senza un alito di vento, accolti da un mare piatto e caldissimo (28°C!!!) ci siamo goduti due splendidi tuffi all'isola Gallinara, di quei tuffi in cui puoi rilassarti, in cui puoi guardarti in giro senza cercare perché le cose da vedere sono così tante che sono loro ad entrare di proposito nel tuo campo visivo. Ed ecco polpi, murene, saraghi, salpe, cernie, una tanuta enorme, piccole gorgonie, anemoni, un Cristo degli Abissi alternativo e macrocefalo (quello di Falconara, per capirci), Fabio e Alice trovano un grongo, Stefania becca ben due scorfani.

Già, la mia buddy è stata fenomenale, ha superato bene piccoli problemi di compensazione e sotto era tranquilla e precisa come subacquei con molta più esperienza non saranno mai. Soprattutto facendo sgranare gli occhi a chiunque si accorgesse che il suo manometro puntava ancora i 100 bar dopo più di 50 minuti di immersione!!! Bravissima... =-) E il nostro essere rispettosi delle regole e delle profondità ci ha premiati facendo passare davanti ai nostri nasi (solo ai nostri) un argenteo barracuda che sfrecciava in picchiata verso qualche ignara castagnola. Un altro piccolo sogno che si avvera.

Per quel che mi riguarda, questi erano i miei primi tuffi "di piacere" dall'estate scorsa e sono contentissimo di come mi sono sentito: stavo bene. Non c'è altro modo per descriverlo. Ero nel mio ambiente, mi stavo divertendo, percepivo tutto ciò che mi accadeva attorno, sapevo esattamente dove fossero tutti i sub del gruppo sebbene non fosse mio compito, immaginavo con precisione tempo e profondità prima ancora di controllare gli strumenti, ero totalmente fiducioso della mia attrezzatura ridotta al minimo (rispetto al solito) ma configurata alla perfezione. E in questo stato di pace mi è comunque risultato naturale e istantaneo intervenire per un piccolo problema al GAV di Alice, sistemando la cosa in maniera efficace ed efficente e mettendola a suo agio garantendole di galleggiare in superficie.

E una volta all'asciutto... riunirsi in terrazza, al fresco, raccontandosi -nella migliore tradizione subacquea- tutto ciò che si era visto sott'acqua, ridendo dei piccoli imprevisti della giornata, compilando i log-book, rivedendo le foto, ritemprandosi con l'irraggiungibile Capirinha preparata da Fabio per poi fare prua verso una deliziosa trattoria ed abbuffarsi di pesce fresco.

Domenica. Nulla di meglio che concedersi una giornata di relax in spiaggia. Mare calmo e bonaccia??? Assolutamente no! Per resistere al sole sugli scogli è meglio un bel vento teso e per divertirsi a mollo ci vuole l'acqua caldissima e dei bei cavalloni. E così è stato... cosa potevamo chiedere di più? Nulla, abbiamo dovuto ricambiare il favore concessoci dalla buona sorte giocando a palla in acqua per un'ora e mezza, uscendo solo quando le dita cotte e i morsi della fame impedivano di andare oltre. Morsi placati in un delizioso chiosco di cucina greca.

Non ce n'è. Giorni così ne capitano nella vita. Magari non tantissimi, ma capitano spesso. L'importante è viverli senza limiti, respirarne ogni attimo, sorridendo ai piccoli imprevisti e saltando di gioia per ogni minuscola forma di vita che nuota davanti alla nostra maschera, per il sapore della focaccia, per il profumo del mare, per l'acqua salata che si asciuga sulla pelle, per il suono della risata di una persona speciale.

Life doesn't have to be perfect.
It just has to be lived.


;-)



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