Perché un blog? Me lo sto chiedendo anch’io… beh, quale argomento migliore da condividere con altri se non la subacquea??? Certo che di attrezzatura, di corsi, di tech-diving, di rebreather, di “facciamo a gara a chi va più sotto… a chi si immerge da più tempo… a chi c’ha il brevetto più fico…” se ne sente parlare ovunque, basta scegliere uno dei tanti forum a caso.
Il bello delle immersioni, per me, è un poetico miscuglio di sensazioni, di ricerca interiore, di regole, di auto miglioramento, di persone da cui imparare e a cui insegnare.
Di questo mi piace parlare… ciò non toglie che tutti gli aspetti di questo tanto meraviglioso quanto frainteso sport meritano di essere trattati (soprattutto quello della sicurezza, a cui tengo in maniera maniacale…), perciò mi lascerò carta bianca quanto più possibile. Dopotutto il blog è mio e mi posso auto-moderare! :-P
Inizio con due righe che buttai giù nell’ottobre scorso, dopo aver tenuto una lezione di un corso Open, giusto per rompere il ghiaccio.
:-D
“Di fronte al mare, non è l’orizzonte che mi chiama, non mi attira ciò che si nasconde oltre quella linea ingannevolmente vicina. Di fronte al mare il mio sguardo si abbassa sulle onde, sempre uguali e sempre diverse, e le penetra in attesa di quando potrò nuovamente trovarmi sotto di loro, facendone volta della mia cattedrale.
Siete mai stati soli con il vostro respiro? Siete mai stati soli con voi stessi? Avete mai intravisto il senso della natura nel luccichìo di due piccoli occhi acquosi che vi fissano incuriositi?
Di fronte al mare non penso ad altro che alla prossima volta che romperò la sua superficie diventando suo ospite, diventando solo una in più di quelle infinite forme di vita che ne fanno parte.
Di fronte al mare, i piedi affondati nella sabbia o accompagnando il beccheggio del ponte di un'imbarcazione, penso ad essere un tutt’uno con quell’oceano che ti accoglie, ti accetta, ti circonda, ti completa… e non appena sei all'asciutto, ti manca.
Perché è in quei momenti che la vita ha un senso.”
Il bello delle immersioni, per me, è un poetico miscuglio di sensazioni, di ricerca interiore, di regole, di auto miglioramento, di persone da cui imparare e a cui insegnare.
Di questo mi piace parlare… ciò non toglie che tutti gli aspetti di questo tanto meraviglioso quanto frainteso sport meritano di essere trattati (soprattutto quello della sicurezza, a cui tengo in maniera maniacale…), perciò mi lascerò carta bianca quanto più possibile. Dopotutto il blog è mio e mi posso auto-moderare! :-P
Inizio con due righe che buttai giù nell’ottobre scorso, dopo aver tenuto una lezione di un corso Open, giusto per rompere il ghiaccio.
:-D
“Di fronte al mare, non è l’orizzonte che mi chiama, non mi attira ciò che si nasconde oltre quella linea ingannevolmente vicina. Di fronte al mare il mio sguardo si abbassa sulle onde, sempre uguali e sempre diverse, e le penetra in attesa di quando potrò nuovamente trovarmi sotto di loro, facendone volta della mia cattedrale.
Siete mai stati soli con il vostro respiro? Siete mai stati soli con voi stessi? Avete mai intravisto il senso della natura nel luccichìo di due piccoli occhi acquosi che vi fissano incuriositi?
Di fronte al mare non penso ad altro che alla prossima volta che romperò la sua superficie diventando suo ospite, diventando solo una in più di quelle infinite forme di vita che ne fanno parte.
Di fronte al mare, i piedi affondati nella sabbia o accompagnando il beccheggio del ponte di un'imbarcazione, penso ad essere un tutt’uno con quell’oceano che ti accoglie, ti accetta, ti circonda, ti completa… e non appena sei all'asciutto, ti manca.
Perché è in quei momenti che la vita ha un senso.”
Ubik…
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