lunedì 12 agosto 2013

Perché in fondo al mare le stelle esistono...

Sigla.





Perché sì, come cantano i Noir Desir, non ho paura del cammino e il vento mi guiderà...
Aprendo nel titolo del post con la bellissima frase di Valentina, mi fermo un attimo perché siamo alla fine della prima settimana del mio mese da "Cavalletta".
Ed è presto per trarre conclusioni perché, cazzo, sono ancora lontano dalla Conclusione vera e propria e poi perché quando verrà il momento sarà il caso di parlare di Conferme, piuttosto che di Conclusioni.

Nel frattempo posso solo dire che questo lavoro... no, quale lavoro, questa è la mia vita. Paolo ed io siamo impegnati dodici ore al giorno, ma non mi serve altro. Passare la giornata in acqua o al diving non importa.
Avete presente, no? "I love the smell of neoprene in the morning"... ecco è tutto lì.

Sto imparando che mi basta davvero poco per essere felice, mi basta davvero poco per sentirmi vivo. Il sorriso di chi mette la testa fuori dall'acqua dopo una bella immersione, il sale sulla pelle, persino l'odore di gasolio delle barche a motore. Fa tutto parte del quadro. Non sono mai stato così sereno, completo, leggero e pieno al tempo stesso.

Paolo è una persona stupenda, che ha avuto il coraggio di inseguire un sogno. Non è da tutti. E fanculo, se dovessi scegliere qualcuno con cui buttarmi alla cieca da una rupe, ecco, sarebbe lui. Perché la lezione più importante la sto imparando proprio da lui.

E io sono qui. Mi circondo di belle persone non perché qui siano più belle che altrove (beh, un po' sì), ma perché se sei in pace col mondo il mondo è in pace con te.
E sono qui ed ho paura, paura perché questa vita mi piace, perché non mi manca casa, perché mi sento a casa quando indosso la muta e attraverso il banco di saraghi del Canalone, ed ecco che la mia giornata è stata bella, a prescindere da tutto quello che può succedere prima o dopo.
I miei genitori e i miei amici sono più lontani del solito, ma so che sono felici per me e tanto basta. Alcuni verranno a trovarmi, con altri ci si sente tutti i giorni al telefono o su facebook. E se fossero ancora più lontani, se io fossi ancora più lontano??? Ecco, oggi so che la cosa non mi spaventa più.

E poi ti ritrovi a guardare le stelle cadenti, al largo, sorseggiando (tanto) vino e rum, tuffandosi in piena notte in un'acqua caldissima, tra risate, musica e un finale dei più comici. E con me oltre a Paolo e Daniela c'erano Valentina, Denise, Elisa, Francesca, Paolo e Paola. Nomi nuovi che entrano nella vita e la rendono migliore, con semplicità. Nomi importanti perché ognuno a modo suo mi ha arricchito, sta scrivendo un capitolo della mia storia, che poi è quello che rimane di noi, l'unica cosa che non ci possono portare via. La nostra storia.

Altre volte in vita mia mi è capitato di sentirmi solo, ma per la prima volta mi sento solo ma completo. Basto a me stesso, perché ho il mare, il vento, il sale. No, non è vero. Basto a me stesso perché è così, perché me lo sono guadagnato. In più ho il mare, il vento, il sale...

Ed è solo la prima settimana...




Nessun commento:

Posta un commento