VI Umby Memorial - 2° settimana
Direi che l'atmosfera si percepisce bene e che il fatto che sia stata un'esperienza importante è fuori discussione. Quello che posso fare qui a "casa Seadragon" è dilungarmi un po' di più su noi draghetti.
La Seadragon è un progetto ancora in fase pre-natale, un piccolo sogno che coltivo da tempo e che sta prendendo forma un passo alla volta, senza fretta. Se diventerà qualcosa di solido e duraturo lo dovrò soprattutto alla mia Stefania perché quando mi faccio prendere dall'entusiasmo parto in quarta e diventa lei l'indispensabile timone che mi aiuta a mantenere una rotta giusta, senza che finisca per perdermi in mare aperto o per schiantarmi su qualche secca.
Ed è stato meraviglioso averla accanto in questa settimana. Mi ha dimostrato ancora di avere l'occhio attento dell'osservatrice, ha saputo stare vicino ai nostri allievi, ha lavorato su sé stessa imparando tanto. Dopo una primavera e un'estate inclementi dal punto di vista meteorologico e tutte votate ai brevettandi, l'ho vista solidificare le basi per portare avanti il suo addestramento (e preparati Ste perché quet'anno c'avrai da lavorare duro! ;-P). Ci siamo fatti anche una bella deep pianificata "ammodino" nel Thomas Canyon e vederla all'interno del Thistlegorm nuotare perfettamente orizzontale senza sollevare un granello di sabbia che fosse uno... beh, che soddisfazione!!! :-)
E poi l'inception per la subacquea è nato in lei esattamente quattro anni fa durante una snorkelata a Ras Mohammed... chissà che emozione chiudere il cerchio... =-)
E poi c'erano Silvia e Alberto. Grazie al loro entusiasmo e alla loro presenza, quella che poteva essere per Stefania e me una vacanzina-bis si è invece trasformata nella prima partecipazione ufficiale della Seadragon ad una Family. E la differenza c'è perché è stato appagante gestire la parte organizzativa anche per conto dei miei allievi: ormai free-lance da quasi due anni, sentivo finalmente di far parte di qualcosa di strutturato, gestito con tanto impegno da parte di tutti.
E poi che bello vederli crescere di tuffo in tuffo, assimilare le dritte di Fulvia e Alessio come spugne, rivolgere a Stefania e a me domande sempre più raffinate e "tecniche", sentire crescere il loro desiderio di acquisire ancora più skill. L'emozione dell'ultimo tuffo nel Canyon di Dahab fatto un po' per conto nostro, solo noi quattro draghetti autogestiti, rispettando profondità massima pianificata e percorrendo esattamente il giro che avevo spiegato nel breiefing (complice il libro fichissimo che mi sono comprato), scoprendoli a loro agio, vedendoli autonomi ma al tempo stesso in coppia con il giusto equilibrio.
Senza contare che ci si conosce comunque da tempo e perciò che belle le serate in compagnia a Naama bay, il giretto coi quad, le schifezze dell'Hard Rock (buoneeee :-P), le lunghe chiacchierate goliardiche e quelle più "impegnate", ore e ore di citazioni di film con Alby, il loro interesse sincero per il progetto della scuola di sub. Senza parlare del ritrovo pre-partenza del sabato sera a base di pizza, torte e due ore scarse di sonno... insomma un bel gruppetto di amici uniti quasi inaspettatamente da una nuova grande passione.
Per quel che mi riguarda, dal punto di vista subacqueo è stato un ritorno a Sharm, ma con una visione della subacquea e una proprietà di mezzi che ha fatto la differenza. Ho rivissuto tutto come se fosse la prima volta, Thistlegorm compreso, perché in fondo ogni immersione è diversa dalla precedente, figuriamoci rispetto a quelle fatte eoni fa... l'emozione di godermi finalmente un po' di barriera corallina e di acqua caldissima insieme alla mia dolce metà (finora nelle nostre immersioni vacanziere non ricordo di essere mai uscito dall'acqua non infreddolito :-\ ), scendere con lei sotto i 40 e farle provare canyon, grotte e l'interno di un relitto, una divertentissima notturna scortato dai miei nuovi migliori amici piumati (:-D), l'emozione indescrivibile del Blue Hole di Dahab, la discesa, l'arco, la deco in parete, la mia prima explorerata senza stagna, guanti e cappuccio (e guardate che poter fare la pipì in deco è un lusso impagabile...).
Insomma, un passo che volevo fare da quattro anni e che sono riuscito finalmente a fare nel migliore dei modi, con accanto Stefania, Alby e Silvia, ai quali va (diciamolo, insieme al grande assente Davide) tutta la mia riconoscenza per aver creduto in me, nell'SNSI e nel progetto che sta nascendo.
Ricordo con chiarezza la mia telefonata a Walter nell'ottobre del 2008: non lo sentivo da un po' e volevo riprendere in mano la mia carriera subacquea, complici Stefania e la nostra prima vacanza assieme proprio a Sharm. Avendo già fatto con lui il corso istruttori per l' "altra didattica", ma essendo io fermo da un po', mi propose un programmone parecchio pesante per il cross-over verso SNSI con una frase che all'epoca non compresi del tutto ma che ora so di non poter più dimenticare: "...questo è il nostro treno e non ce ne sono altri così. Se vuoi saltare su in corsa ed essere dei nostri io sarò felicissimo di averti con noi e per come ti conosco vedrai che lo sarai anche tu...".
Ora posso affermare con tranquillità che un posto tutto mio su quel treno me lo sto guadagnando, anche se ormai è già ora di aggiungere in coda un nuovo vagone con disegnato sopra un bel draghetto marino tutto blu... ;-)
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