Lunedì 23 Agosto
Lungo l'autostrada, appena partiti per il nostro viaggio verso Milano, ho gettato uno sguardo al profilo dell'Isola Gallinara rendendomi pienamente conto che da Luglio in poi, salvo due picccole eccezioni, è stato praticamente il mio unico sito d'immersione.
Perciò mi sembra doveroso un breve omaggio alla buffa tartaruga che ha regalato ai miei occhi innumerevoli forme di vita (alcune che cercavo di vedere da tempo...), mi ha fatto percepire solidamente i miglioramenti della mia Buddy, ha fatto da scenografia per giornate in compagnia di vecchi e nuovi amici...
P.s. Lo so cosa state pensando: non è che "sembra"... è proprio lei, Morla!!!! Solo che dorme... ;-)
mercoledì 25 agosto 2010
The Sea in His Eyes
Giovedì 19 Agosto
Stamattina ho accompagnato sott'acqua il piccolo Davide.
Un gran bel tuffo alla Gallinara, visibilità ottima, mare quasi calmo, acqua calda. Cernie, saraghi, murene... di tutto di più, insomma.
Ma la cosa più bella è vedere un piccolo ragazzo di soli 10 anni, educato e tranquillo, che affronta le proprie paure con una consapevolezza davvero invidiabile. Non è uno di quei bambini spericolati che si gettano in tutto nella più totale incoscienza. Sa esattamente cosa sta facendo e sa esattamente quali sono le sue paure. Ma ci prova, ci crede, si concentra su quello che deve fare, affronta un ambiente che non è il suo, anzi due: perché non deve solo fare i conti con il fatto di respirare sott'acqua, ma ogni volta si ritrova catapultato in un universo di adulti piuttosto chiassosi e ciarloni.
Ed ecco che viene premiato. Si carica sulle spalle una bombola che pesa più di lui e si gode ben 50 minuti di immersione.
E per me è incredibilmente appagante come istruttore vedere il suo broncio teso dell'andata trasformarsi al ritorno in una meravigliosa luce che esplode da dietro i suoi vivaci occhi azzurri. Un ragazzo del diving ha giustamente detto “L'ho visto sotto. In gamba il piccolo... dopotutto, ha già il mare negli occhi...”.
Il tutto sotto l'amorevole sguardo di una mamma preoccupata, ma che con un incredibile coraggio lascia che il suo gioiello si muova da solo, che esplori il suo piccolo angolo di mondo, che realizzi un suo sogno. Un atteggiamento da parte sua a dir poco esemplare.
E vi assicuro che è tanto strano quanto tenero sentire un bimbo di 10 anni guardare la sua mamma e chiederle in regalo una torcia subacquea!!!!
Il mio piccolo grande subacqueo sta sicuramente imparando tantissimo da questa sua avventura.
Ma credo che noi possiamo imparare ancora di più da lui.
P.s. Ancora un enorme grazie ed un mare di complimenti alla staff del Marina Diving Center: preparati, accoglienti, amichevoli, precisi, pazienti. Davvero un bel centro. Ho aggiunto il loro sito nei link qui sulla destra ;-)
Stamattina ho accompagnato sott'acqua il piccolo Davide.
Un gran bel tuffo alla Gallinara, visibilità ottima, mare quasi calmo, acqua calda. Cernie, saraghi, murene... di tutto di più, insomma.
Ma la cosa più bella è vedere un piccolo ragazzo di soli 10 anni, educato e tranquillo, che affronta le proprie paure con una consapevolezza davvero invidiabile. Non è uno di quei bambini spericolati che si gettano in tutto nella più totale incoscienza. Sa esattamente cosa sta facendo e sa esattamente quali sono le sue paure. Ma ci prova, ci crede, si concentra su quello che deve fare, affronta un ambiente che non è il suo, anzi due: perché non deve solo fare i conti con il fatto di respirare sott'acqua, ma ogni volta si ritrova catapultato in un universo di adulti piuttosto chiassosi e ciarloni.
Ed ecco che viene premiato. Si carica sulle spalle una bombola che pesa più di lui e si gode ben 50 minuti di immersione.
E per me è incredibilmente appagante come istruttore vedere il suo broncio teso dell'andata trasformarsi al ritorno in una meravigliosa luce che esplode da dietro i suoi vivaci occhi azzurri. Un ragazzo del diving ha giustamente detto “L'ho visto sotto. In gamba il piccolo... dopotutto, ha già il mare negli occhi...”.
Il tutto sotto l'amorevole sguardo di una mamma preoccupata, ma che con un incredibile coraggio lascia che il suo gioiello si muova da solo, che esplori il suo piccolo angolo di mondo, che realizzi un suo sogno. Un atteggiamento da parte sua a dir poco esemplare.
E vi assicuro che è tanto strano quanto tenero sentire un bimbo di 10 anni guardare la sua mamma e chiederle in regalo una torcia subacquea!!!!
Il mio piccolo grande subacqueo sta sicuramente imparando tantissimo da questa sua avventura.
Ma credo che noi possiamo imparare ancora di più da lui.
-The Pipe- by Ubik
P.s. Ancora un enorme grazie ed un mare di complimenti alla staff del Marina Diving Center: preparati, accoglienti, amichevoli, precisi, pazienti. Davvero un bel centro. Ho aggiunto il loro sito nei link qui sulla destra ;-)
The Longest Journey...
Mercoledì 18 Agosto
Girare per il mondo, viaggiare, significa anche accettare e comprendere che dietro l'angolo esistono realtà completamente diverse dalla nostra. Che il nostro modo di vivere non è quello “giusto”, ma semplicemente il “nostro”. E non siate frettolosi nei giudizi, ricordate che comprendere non vuol dire per forza anche condividere: si possono mettere da parte le proprie certezze per un tempo breve e cercare di vedere le cose da un altro punto di vista. Ci sono persone, intere popolazioni, che vivono in maniera a noi quasi incomprensibile, seguendo abitudini e accettando situazioni che non ci sogneremmo nemmeno di contemplare. Eppure questa gente ha la propria dignità, vive, a volte sopravvive, lavora, cresce i propri figli. Viaggiare è un'opportunità preziosa, per vedere, parlare, assorbire. Superare disagi e difficoltà che a noi appaiono destabilizzanti ma che persone semplici superano con semplicità quotidianamente.
Comprendere, non necessariamente condividere. Poi tornare alla nostra casa, alle nostre abitudini, a quello che facciamo sempre. Non per forza “giusto” a tutti i costi, ma comunque “nostro”. Tornare arricchiti, scoprendo cosa è superfluo per apprezzarlo ancora di più. Avere la consapevolezza di aver posato gli occhi su qualcosa di bellissimo, di aver parlato con persone comuni che ci possono insegnare più di quanto avessimo sperato.
Viaggiate. Verso l'altro capo del mondo oppure a un'ora di macchina dal vostro box. Ma non portate voi stessi a visitare qualcosa. Lasciate a casa il vostro ego, le vostre certezze, i vostri pregiudizi. Partite vuoti, con il cuore leggero, con la curiosità di un bambino. Apritevi ed assorbite ciò che vi circonda, sia esso bello o brutto, divertente o triste, accogliente o disagevole.
Solo per poco, per un tempo limitato, non siate ciò che possedete ma siate il luogo in cui vi trovate.
E ogni tanto fermatevi, respirate, memorizzate, siate consapevoli di quanto sia bello il mondo, di quanto sia bella la vita.
Solo così il viaggio verso casa non sarà un ritorno, ma una nuova partenza.
Girare per il mondo, viaggiare, significa anche accettare e comprendere che dietro l'angolo esistono realtà completamente diverse dalla nostra. Che il nostro modo di vivere non è quello “giusto”, ma semplicemente il “nostro”. E non siate frettolosi nei giudizi, ricordate che comprendere non vuol dire per forza anche condividere: si possono mettere da parte le proprie certezze per un tempo breve e cercare di vedere le cose da un altro punto di vista. Ci sono persone, intere popolazioni, che vivono in maniera a noi quasi incomprensibile, seguendo abitudini e accettando situazioni che non ci sogneremmo nemmeno di contemplare. Eppure questa gente ha la propria dignità, vive, a volte sopravvive, lavora, cresce i propri figli. Viaggiare è un'opportunità preziosa, per vedere, parlare, assorbire. Superare disagi e difficoltà che a noi appaiono destabilizzanti ma che persone semplici superano con semplicità quotidianamente.
Comprendere, non necessariamente condividere. Poi tornare alla nostra casa, alle nostre abitudini, a quello che facciamo sempre. Non per forza “giusto” a tutti i costi, ma comunque “nostro”. Tornare arricchiti, scoprendo cosa è superfluo per apprezzarlo ancora di più. Avere la consapevolezza di aver posato gli occhi su qualcosa di bellissimo, di aver parlato con persone comuni che ci possono insegnare più di quanto avessimo sperato.
Viaggiate. Verso l'altro capo del mondo oppure a un'ora di macchina dal vostro box. Ma non portate voi stessi a visitare qualcosa. Lasciate a casa il vostro ego, le vostre certezze, i vostri pregiudizi. Partite vuoti, con il cuore leggero, con la curiosità di un bambino. Apritevi ed assorbite ciò che vi circonda, sia esso bello o brutto, divertente o triste, accogliente o disagevole.
Solo per poco, per un tempo limitato, non siate ciò che possedete ma siate il luogo in cui vi trovate.
E ogni tanto fermatevi, respirate, memorizzate, siate consapevoli di quanto sia bello il mondo, di quanto sia bella la vita.
Solo così il viaggio verso casa non sarà un ritorno, ma una nuova partenza.
-Endpath?- by Ubik
Sea Breeze...
Lunedì 16 agosto
Sono i dettagli, le piccole cose.
Fermarsi, respirare, vivere l'attimo come fosse eterno.
La luce ancestrale del fuoco che colora tutto di tramonto.
L'odore del legno, della carne, delle alghe.
I piedi nella sabbia umida, il freddo vento notturno che ti spinge addosso il caldo e il fumo del falò.
La legna che scoppietta, chiacchiere, risate, la musica che fatica a sgusciare fuori da una radio che non si vuole sintonizzare.
Sapore di birra e di sale.
Sono i dettagli, le piccole cose.
Godersi il viaggio, amare con tutto sé stessi questa magnifica avventura.
Sono i dettagli, le piccole cose.
Fermarsi, respirare, vivere l'attimo come fosse eterno.
La luce ancestrale del fuoco che colora tutto di tramonto.
L'odore del legno, della carne, delle alghe.
I piedi nella sabbia umida, il freddo vento notturno che ti spinge addosso il caldo e il fumo del falò.
La legna che scoppietta, chiacchiere, risate, la musica che fatica a sgusciare fuori da una radio che non si vuole sintonizzare.
Sapore di birra e di sale.
Sono i dettagli, le piccole cose.
Godersi il viaggio, amare con tutto sé stessi questa magnifica avventura.
Come volevasi dimostrare
Giovedì 5 agosto
Ciò che è semplice, vero, genuino è sempre speciale.
Una spiaggia quasi deserta, il cielo nuvoloso, qualche goccia di pioggia, un pallone colorato, palleggi e tuffi, l'aperitivo, la carne alla brace, il limoncello (tanto), la musica, le risate di nuovi incredibili amici.
Perciò giornata speciale, serata speciale, persone speciali.
=-)
Ciò che è semplice, vero, genuino è sempre speciale.
Una spiaggia quasi deserta, il cielo nuvoloso, qualche goccia di pioggia, un pallone colorato, palleggi e tuffi, l'aperitivo, la carne alla brace, il limoncello (tanto), la musica, le risate di nuovi incredibili amici.
Perciò giornata speciale, serata speciale, persone speciali.
=-)
Vacancy...
Mercoledì 4 agosto
A volte penso che il termine “vacanza” sia quantomeno inappropriato. Se pensate che si riferisce a qualcosa di vuoto, di non assegnato, di non definito... Beh, per me la “vacanza” è sempre stato un momento incredibilmente saturo, una dimensione nella quale il tempo fluisce molto più lentamente solo per essere riempito da molte più cose rispetto a quella che definiamo “vita di tutti i giorni”.
Il nodo della questione sta proprio lì. Non dovremmo vivere sempre al cento per cento? Non dovremmo gustare ogni attimo che passa in modo che ci sembri tutto più lento, più vero, più vissuto? In questi termini, non dovremmo vivere in vacanza per tutto l'anno?
A volte penso che il termine “vacanza” sia quantomeno inappropriato. Se pensate che si riferisce a qualcosa di vuoto, di non assegnato, di non definito... Beh, per me la “vacanza” è sempre stato un momento incredibilmente saturo, una dimensione nella quale il tempo fluisce molto più lentamente solo per essere riempito da molte più cose rispetto a quella che definiamo “vita di tutti i giorni”.
Il nodo della questione sta proprio lì. Non dovremmo vivere sempre al cento per cento? Non dovremmo gustare ogni attimo che passa in modo che ci sembri tutto più lento, più vero, più vissuto? In questi termini, non dovremmo vivere in vacanza per tutto l'anno?
Pre-Dive Check...
Martedì 3 Agosto
Lo so, verrebbe da dire che è poco fine, ma ogni subacqueo maschietto vi può confermare che, se “lì” non è tutto a posto, quando vai sotto e la muta comincia a stringere sono rogne.
Non si scherza.
E' uno step fondamentale dei controlli pre-immersione.
:-DDD
Lo so, verrebbe da dire che è poco fine, ma ogni subacqueo maschietto vi può confermare che, se “lì” non è tutto a posto, quando vai sotto e la muta comincia a stringere sono rogne.
Non si scherza.
E' uno step fondamentale dei controlli pre-immersione.
:-DDD
Belle scoperte...
Martedì 3 agosto
Scoprire...
...che la subacquea può essere un pretesto per conoscere persone con cui scopri di trovarti particolarmente in affinità.
...che anche quelle persone si trovano bene con te, tanto da raggiungerti al mare per passare del tempo tutti assieme.
...che all'interno di un porto turistico dilaniato da un anno e mezzo di lavori in corso sopravvive un piccolo-diving center portato avanti da gente simpatica, sorridente, semplice, in gamba.
...che mettendo assieme le persone di cui sopra e il piccolo diving-center, una giornata di immersione si trasforma in una lunghissima serie di pretesti per ridere a crepapelle.
...che si ride per un viaggio in gommone nel mare mosso, per una lunga attesa in superficie dopo l'immersione nello stesso mare peraltro assediati da una temeraria medusa, per il mal di mare di chi non è sceso in acqua, per un ristorante che ci rimbalza perché il cuoco “non ha voglia” (giuro... ho testimoni, mi ha detto cosi!).
...che la mia buddy sta sviluppando un occhio subacqueo sopraffino, riuscendo a vedere tutto quello che a noi sfuggiva, compresa una cernia memorabile.
...che per me non c'è più subacquea ricreativa o tecnica, ma un unico modo di immergermi caratterizzato da una più raffinata percezione dell'ambiente che mi circonda, delle condizioni del mio organismo, delle esigenze della mia buddy. E che le tecniche che ho appreso nell'ultimo anno trovano spazio in ogni singolo tuffo, dal più complesso al più semplice. E che trasmetto facilmente questa nuova coscienza a chi si immerge con me, che dimostra di apprezzare quelle piccole “stranezze” (ciascuna opportunamente giustificata) che in fondo danno così tanta sicurezza in più.
Ogni giorno è speciale. Oggi, però posso ringraziare di cuore Stefania, Christian, Ramona e lo staff del Marina Diving Center per aver contribuito a renderlo tale e perché essere circondato da persone meravigliose non ha prezzo.
:-)
Scoprire...
...che la subacquea può essere un pretesto per conoscere persone con cui scopri di trovarti particolarmente in affinità.
...che anche quelle persone si trovano bene con te, tanto da raggiungerti al mare per passare del tempo tutti assieme.
...che all'interno di un porto turistico dilaniato da un anno e mezzo di lavori in corso sopravvive un piccolo-diving center portato avanti da gente simpatica, sorridente, semplice, in gamba.
...che mettendo assieme le persone di cui sopra e il piccolo diving-center, una giornata di immersione si trasforma in una lunghissima serie di pretesti per ridere a crepapelle.
...che si ride per un viaggio in gommone nel mare mosso, per una lunga attesa in superficie dopo l'immersione nello stesso mare peraltro assediati da una temeraria medusa, per il mal di mare di chi non è sceso in acqua, per un ristorante che ci rimbalza perché il cuoco “non ha voglia” (giuro... ho testimoni, mi ha detto cosi!).
...che la mia buddy sta sviluppando un occhio subacqueo sopraffino, riuscendo a vedere tutto quello che a noi sfuggiva, compresa una cernia memorabile.
...che per me non c'è più subacquea ricreativa o tecnica, ma un unico modo di immergermi caratterizzato da una più raffinata percezione dell'ambiente che mi circonda, delle condizioni del mio organismo, delle esigenze della mia buddy. E che le tecniche che ho appreso nell'ultimo anno trovano spazio in ogni singolo tuffo, dal più complesso al più semplice. E che trasmetto facilmente questa nuova coscienza a chi si immerge con me, che dimostra di apprezzare quelle piccole “stranezze” (ciascuna opportunamente giustificata) che in fondo danno così tanta sicurezza in più.
Ogni giorno è speciale. Oggi, però posso ringraziare di cuore Stefania, Christian, Ramona e lo staff del Marina Diving Center per aver contribuito a renderlo tale e perché essere circondato da persone meravigliose non ha prezzo.
:-)
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