Tutto pronto.
Attrezzatura controllata, lubrificata, controllata, montata, controllata e caricata in macchina... spero di non essermi dimenticato di controllarla. ;-)
Ora non mi resta che visualizzare il tutto di nuovo, altre cento volte, aiutato dai disegni e dalle foto del relitto, ripetere la tabella primaria imparata a memoria (2, 2, 2, 3, 4, 4, 6, 7, 10, 31 ;-P) e ad un certo punto rilassarmi, staccare la spina, pensare alla bella telefonata di ieri da parte di Walter, inebriarmi sorbendo questo cocktail di ansia, divertimento, concentrazione, aspettative, desideri, passione...
Già perché domani è il mio D-Day, è un piccolo sogno che coltivo fin da bambino che si avvera. Meglio che non mi abbandono ora ai ricordi, all'emozione e ai ringraziamenti sennò non finisco più. Ci sarà tempo dopo...
Nel frattempo è divertente riflettere sulla storia del relitto che ci ospiterà: prima di essere trasformato dalla Kriegsmarine nel caccia sommergibili U-Jager 2216 (solo l'ultima in realtà di varie modifiche strutturali e funzionali) e finire silurato dagli americani davanti a Sestri, era in realtà un lussuoso yacht di proprietà di un nobile francese. Beh, la nave era registrata con il nome di "Eros"...
Pensate se avessimo chiamato la nostra missione "Progetto Eros". A parte qualche sfigato/a che avrebbe pensato al cantante, di sicuro avremmo destato molta più attenzione!!!! ;-)
E vi saluto con una frecciatina a tutti i caparbi frequentatori di forum che -beati loro- hanno già tutte le risposte in mano, hanno già capito tutto, sono l'alfa e l'omega della subacquea... beh, cari miei, per citare un meraviglioso Woody Harrelson...
"Time to nut-up or shut-up!"
-Tallahassee, Zombieland-
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